Mi è sempre più chiaro il fatto che l'innovazione della scuola italiana pubblica non sia, dal ministero competente, considerato un "must".
Mi è sempre più chiaro anche il fatto che questa innovazione, laddove c'è e se così vogliamo chiamarla, nasce dalla spinta del mercato, del privato, dell'azienda, del singolo. Non vedo niente di male in questo processo "bottom up", salvo il fatto che l'istituzione è carente nella visione, delegando quest'ultima a terzi, e concentrandosi sulle operazioni di cassa; salvo il fatto che il settore della didattica digitale è un grande business da un pò di anni a questa parte; e fatto salvo anche il fatto che il settore nel quale investire è sempre meno quello delle risorse umane e sempre più quello degli strumenti.
Avevo già parlato delle LIM (lavagne interattive multimediali): ho appena appreso da comunicato stampa che in Italia sono state adottate da circa 6000 scuole (supergulp!?????) e che la metà di queste sono prodotte dalla società canadese Smart Technologies. Detta società ha annunciato, insieme al distributore per l'Italia Intervideo e a Edizioni Centro Studi Erickson,
una iniziativa che sarà benedetta da tutte quelle scuole che già utilizzano queste lavagne:
"Grazie all’accordo con Erickson, SMART Technologies è oggi l’unica azienda produttrice di lavagne interattive in grado di fornire contenuti multimediali in lingua italiana studiati per supportare l’attività dei docenti e migliorare l’apprendimento degli studenti. Le scuole potranno acquistare a un prezzo speciale le lavagne interattive SMART Board con il software multimediale Erickson pre-installato".
si legge nel comunicato....boh, io lo davo per scontato che i contentuti fossero in italiano!
In Italia abbiamo notato una scarsa disponibilità di appicazioni tecnologiche per l’insegnamento, ha spiegato Nancy Knowlton, CEO di SMART Technologies.
Eh già, non è un mistero per nessuno!
Ho qualche perplessità sulle LIM, sul rapporto costi-benefici in relazione al budget della scuola pubblica e alle tantissime cose che in essa non vanno, ma in effetti parlo senza averle mai viste in azione. Aspetto che qualcuno me le faccia vedere. Di una cosa però sono certa: che se ci fossero pc e portatili nelle scuole, la banda ovunque e la volontà di educare i bambini all'uso consapevole di internet, basterebbe questo, i contenuti sono già tutti lì, disponibili, gratis, visionabili, scaricabili, manipolabili.
2.10.09
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